lunedì 31 marzo 2014

Sport e lealtà mettono al tappeto il bullismo

Venerdì quattordici febbraio, nella nostra Scuola Secondaria di Taurisano, è accaduto un grave episodio di bullismo tra due compagni durante la partita di pallamano. Il professore di scienze motorie è intervenuto immediatamente, sospendendo il match. Una volta compresa la gravità dei fatti, tutti quanti abbiamo deciso di giocare a pallavolo.

La partita è stata vinta meritatamente dalla classe 2D, nostra avversaria nel match, per un punteggio di 15 a 10. La cosa sorprendente è che le due squadre, la 2D e la 2C, non si sono prese in giro. Anzi si è assistito, oltre alla bravura, anche alla grande sportività dei giocatori nel corso della competizione.

Pochi giorni prima, la 2C si era divisa in due piccoli gruppi composti da cinque elementi per giocare una partita di allenamento. Il match tra le due squadre è finito in pareggio.
Ottima la sintonia tra i ragazzi: c'era un buon gioco di squadra. Ciò servirà, sicuramente, per "rifarsi" della sconfitta precedente, vincendo il prossimo incontro con la squadra avversaria 2D.

(Francesco Manco II C e Lorenzo Primogeri II C)

domenica 30 marzo 2014

La filastrocca del sette

Sono sette i giorni della settimana e sette i re della storia romana.
Di Biancaneve sette sono i nani e sette sono i colli romani.
Sette note puoi suonare e sette meraviglie puoi ammirare.  
Sette peccati condanna l'inferno e sette sacramenti avrai in eterno. Sette colori ha l'arcobaleno e sette vite ha un gatto nero. Questa filastrocca finisce così e ci rivediamo giovedì.

(Raffaele Preite III A)

mercoledì 26 marzo 2014

Monologo di una farfalla che non fu mai farfalla

Ma sì, dai.. non fate spallucce. Mi conoscete, eccome. Andate qualche volta dalla vostra parrucchiera?
E allora mi avrete senz'altro vista su tutti i rotocalchi. Sono la farfallina colorata di Belen.
Non ricordo come sono nata. So solo che mio padre faceva di professione il tatuatore. Mi creò su foglio di carta in un piovoso pomeriggio di settembre.

Ora la mia nuova "padrona" si chiama Belen. Come mi trovo? Non sono affatto felice. Non immaginate  la N-O-I-A - sì avete capito bene - di trovarmi su quel corpo. Sono letteralmente stufa della vita che faccio. Grazie a me, non fa altro che vantarsi della "sua" bellezza".  Belen di qua, Belen di là. Grrr...che nervi!

Non immaginate l'imbarazzo che ho provato quando ho partecipato al Festival di Sanremo. A causa sua, mi hanno fatto un sacco di foto. E le hanno pure pubblicate su tutti i giornali, quegli sfacciati!!!
Si atteggia, fa la "vip"... ma quella famosa... sono io!!! Quotidiani, telegiornali, internet non hanno fatto altro che parlare di me. A distanza dall'evento, mi nominano sempre. Peccato che non conoscono il mio vero nome.

Vi sono sincera: sono stanca di questa notorietà e sento che vorrei un po' di privacy. Quanto invidio le mie coetanee farfalle. Cosa? Sono solo un tatuaggio? Che vuol dire? Anch'io ho diritto alla mia felicità. Voglio andarmene via, voglio uscire con le mie amiche, volare di fiore in fiore. E perché no, incontrare un fidanzatino tutto mio che mi cambierà la vita. Potremo avere tanti bruchetti che poi diventaranno tante piccole nuove farfalle.

E mentre pensava tutto questo, la farfallina che non fu mai farfalla  immaginava tante crisalidi di color verde smeraldo. Sognava che alcune avevano già aperto il loro bozzolo. Con le loro ali coloratissime, fluttuavano felici e libere in un azzurro cielo senza nuvole.

(Francesca Cavalera III A)

Scrittori "nel pallone"

Se Petrarca non marca
Alighieri diventa uno dei cannonieri.

E mentre Boccaccio fa un fallaccio
il povero Montale finisce in ospedale.

Ci prova Pirandello ma fa un tirello
Persino Manzoni si mangia i palloni
E allora Pascoli finisce a giocare nell'Ascoli.

(Francesco Manco II C, Salvatore Marini II C, Lorenzo Primogeri II C, Gabriele Stradiotti II C)

martedì 25 marzo 2014

Festa della donna: il faticoso percorso verso l'emancipazione femminile

Fin dall'antichità la donna è stata sottomessa all'autorità maschile. Confinata nella sfera domestica, veniva spesso esclusa dai campi più rilevanti del sapere e del fare.
Solo di recente la condizione femminile ha fatto passi da gigante. Grazie a una maggiore consapevolezza di se stesse, le donne hanno cominciato a rivendicare il loro diritto di "esserci" e di contare in ambiti che in passato erano loro proibiti.
Per arrivare a questi risultati, hanno dovuto lottare duramente, rischiando a volte di perdere, persino, la vita. L'obiettivo, per secoli, è stato sempre lo stesso: offrire alle generazioni future una realtà migliore di quella che loro stavano vivendo.

I primi cambiamenti sociali sono apparsi alla fine del XIX secolo. Nei paesi occidentali, le donne cominciavano a ottenere le prime lauree, anche se non poteva-no esercitare le libere professioni, come il medico e l'avvocato. La figura femminile, per migliaia di anni, è stata esclusa dai diritti civili e politici, a cominciare da quello dell'uguaglianza di fronte alla legge fino alla possibilità di andare a votare.
Diritti che saranno conquistati solo a partire dal Novecento: le donne potevano considerarsi "cittadine con pieni diritti" solo nel Secondo Dopoguerra. Infatti in Italia le donne hanno votato per la prima volta al referendum del due giugno 1946 per scegliere quale forma di governo dare allo stato.

Oggi le donne sono parte fondamentale della nostra società e svolgono lavori pari a quelli degli uomini. La presenza femminile nelle scuole e nelle università supera quella maschile. Fanno i dirigenti d'azienda, gli autisti di autobus e i piloti di aerei. Nell'Occidente, le donne hanno accesso indistintamente a tutte le professioni e alle cariche politiche e costituiscono una fetta consistente della popolazione attiva.
Purtroppo in altre parti del mondo non è così. Per esempio, nei paesi sottosviluppati, le donne non sono istruite e sono ancora sottomesse economicamente e socialmente agli uomini. Molte bambine sono costrette persino a sposarsi con uomi-ni molto più grandi di loro per volere dei propri genitori.
Per questa ragione esiste la “Giornata internazionale della donna”. La festa ricorre l'otto marzo di ogni anno per ricordare sia le con-quiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discrimina-zioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo.

Contrariamente a quanto raccontano i mass media, l'otto marzo non ricorderebbe la morte di centinaia di operaie nel rogo di un'inesistente fabbrica di camicie avvenuto a New York, bensì rievocherebbe l'iniziativa di alcune donne del partito socia-lista americano di Chicago, le quali, nel lontano 1908, organizzarono una conferenza chiamata "Woman’s Day", (il Giorno della donna) a cui tutte le donne erano state invitate.
Nell'incontro si discusse dello sfruttamento fatto dai datori di lavoro a discapito delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne.
Quest'iniziativa non ebbe un seguito immediato, ma alla fine dell'anno il Partito Socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali "di riservare l'ultima domenica di febbraio di ogni anno all'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile".

Oggi il giorno della donna ha però assunto tutte le caratteristi-che tipiche di una festa consumistica, inducendo le nuove generazioni a dimenticare i sacrifici, gli sforzi e le difficoltà che le donne, nel corso dei secoli, hanno dovuto affrontare per ottenere l'emancipazione. Malgrado i passi compiuti, resta ancora molto da fare. L'ingresso delle donne nel mondo del lavoro non ha infatti modificato la divisione dei ruoli all'interno della famiglia: il lavoro domestico, la cura dei figli e dei parenti anziani è ancora quasi interamente sulle spalle della donna. Anche quando lavora.
A queste difficoltà, per alcune si aggiunge anche la violenza domestica. Troppe donne vengono ingiustamente maltrattate, picchiate e uccise dai loro mariti o compagni.

(Giulia Manco II B e Giulietta Rosafio II B)


venerdì 14 marzo 2014

Juve, Del Piero e i tifosi. Reciproco amore a prima vista

Alex Del Piero
Alex Del Piero è un calciatore della Juventus molto conosciuto. Ha avuto il numero 10, numero molto importante per la squadra bianconera.Ora gioca nel Sidney, team australiano. Del Piero, nella sua carriera, è stato ripetutamente bomber dell'anno. È stato un professionista del calcio molto amato sia dai tifosi juventini che dai suoi avversari.

La Juventus è stata la sua prima squadra. Del Piero ha incominciato fin da subito a dare prova del suo talento. Ha giocato accanto a grandissimi professionisti come David Trezeguet, Pavel Nedved, Gianluigi Buffon e Antonio Conte, grande calciatore diventato poi, suo allenatore.  

Nel 2012 ha lasciato i bianconeri con grande dispiacere. L'ex capitano ha dichiarato recentemente ai cronisti di avere "la Juve sempre nel cuore". Un amore decisamente contraccambiato dall'affetto dei tifosi juventini: Alex Del Piero, sempre e comunque, il loro "adorato" numero 10.

(Pierluigi Tarantino III A)

giovedì 13 marzo 2014

Inter-Torino decide Palacio. A San Siro finisce con 1-0


La vittoria dell'Inter sul Torino è stata la prima vittoria nel 2014 dei neroazzurri in casa, con Thoir spettatore.

I tre punti sono stati meritati, sia dal possesso palla (68% Inter e 32% Torino), sia dal gioco espresso: i granata hanno presentato pochissime azioni d'attacco.
Infatti il gioco psicologico del Torino, che venivano da due sconfitte consecutive, si è dimostrato poco reattivo dopo lo svantaggio.

Il gol decisivo è stato di Palacio nel corso del primo tempo, dopo una splendida azione dell'Inter terminata con un 1-2 con Cambiasso.                                        
                                                                                                                     (Salvatore Marini II C)

Facebook mania, i pro e i contro del social network più famoso al mondo

foto tratta dal sito https://www.facebook.com/
Facebook è un "sito di conoscenze". Questo social network si basa su un semplice meccanismo: la condivisione. Ti permette di scrivere quello che pensi, mettendo mi piace e commentando gli articoli che spesso si condivide.

 La schermata di ogni iscritto è formata dalla "copertina" e dalla foto del profilo che può essere cambiata in base all'umore dell'utente. La pagina inziale spesso contiene tutte le notifiche del giorno, tra cui gli avvenimenti più importanti.

Ma le funzioni di Facebook  non si fermano qui. Come diciamo noi giovani, serve anche a "chattare" con gli amici, a giocare, a riportare sulla propria bacheca post di barzellette divertenti inventate da altri ragazzi allo scopo di far divertire i propri "seguaci", ovvero gli amici.
Inoltre si può caricare sul proprio profilo foto personali. Il brutto di questo social network è che se le foto sono orribili rischi di essere criticato.

Facebook, essendo un "mondo virtuale", distorce di gran lunga la realtà. E' il luogo in cui si possono dire anche cattiverie, frasi offensive, portando la vittima, oggetto delle vessazioni altrui, finanche, al suicidio.

In più c'è il pericolo che le foto caricate possono essere completamente false, ovvero possono non corrispondere alla persona che detiene il profilo. In rete questi vengono chiamati con l'appellattivo di "fake" e il loro scopo è di importunare le persone.

(Yuri Aprile)

Passata di piselli

Prendete pochi piselli paesani poi pressateli poco a poco nel passaverdure.

Posizionate in una pentola a pressione la passata e ponetevi peperoncini piccanti, pomodori pelati, pezzi di prosciutto e parecchio pecorino.

Poi prendete la poltiglia e preparate piccole polpette panate. Per pranzo porzionate nei piatti di porcellana e presentatela ai parenti prima di Pasqua.

(Lorenzo Scordella II B e Matteo Scorrano II D)

domenica 9 marzo 2014

Fiaba in rima

Cappuccetto Rosso
è arrabbiata a più non posso
le han mangiato la nonnina
che i dolci a lei cucina.
Cappuccetto ancor non sa
che anche le si mangerà.

Ma poi arriva il cacciatore coraggioso
che mentre il lupo è a riposo
gli taglia la pancina
e salva nonna e bambina.

(Pierluigi Tarantino III A)

I RebusClasse


(Lorenzo Primogeri II C)

lunedì 3 marzo 2014

Le fantaprevisioni del tempo

In arrivo una pioggia di topi. Mettere al riparo il formaggio e sigillare i frigoriferi.

In serata il tempo peggiorerà con un calo di ragni che spareranno fuoco. Ciò determinerà un aumento della temperatura.

Previsto l'arrivo dei pompieri che porteranno una pioggia di idranti.

(Raffaele Preite III A)

Caro Diario...

Ehi amico, oggi ho trascorsoo una giornata rinchiuso nella stalla. Il mio padrone che si chiama Aldo non mi ha dato da cibarmi. Neanche una carota, una mela... Sono le undici di sera e quello sfacciato non mi ha dato ancora NIENTE!

Forse chi mi leggerà penserà che sono un pazzo perché con la zampa non si riesce a scrivere...ma io sono SPECIALE e so scrivere!!!

Questo tesoruccio che è il mio diario lo nascondo fra la paglia. Forse non ci credete ma io sono di un colore VERDE. Sono ridotto in un pessimo stato perché non mangio da ventitre ore. Sono troppe ma non so se sopravvivrò. HELP ME.
Beh, ora vado che sento dei rumori...sarà senz'altro Aldo.

Ciao e a presto.
Il vostro Equino  

(Giuseppe Ancora II C)